Indice:
- Introduzione
- Vantaggi del Welfare Aziendale
- Le origini del Welfare Aziendale
- Il Welfare 2.0: nuovi strumenti a disposizione
- Conclusioni
Il Welfare Aziendale rappresenta un insieme strategico di benefit e prestazioni che vanno oltre la componente monetaria della retribuzione, mirando a potenziare la sicurezza e il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie.
Questo investimento nel capitale umano non solo alimenta il progresso dell’azienda ma contribuisce anche alla crescita del territorio e della comunità circostante.
Vediamo quali sono i vantaggi dell’adottare il welfare nella propria azienda, e da dove ha origine questo utile strumento a favore dei dipendenti.
Vantaggi del Welfare Aziendale
1. Aumento del potere d’acquisto: contributi aziendali, sconti e promozioni favoriscono un reale aumento del potere d’acquisto dei dipendenti.
2. Incremento della produttività aziendale: i servizi welfare si rivelano potenti motivatori, superando in riconoscimento gli incentivi salariali tradizionali. Ciò si traduce in una diminuzione del turnover e dell’assenteismo.
3. Risparmio sul costo del personale: iniziative di Welfare Aziendale offrono significativi vantaggi fiscali, secondo gli articoli 51 e 100 del TUIR, contribuendo a un risparmio tangibile sui costi del personale.
4. Fidelizzazione delle risorse: miglioramento dell’engagement, aumentando l’attrattività dell’azienda sul mercato del lavoro e consolidando la capacità di trattenere e attrarre i migliori talenti.
5. Conciliazione lavoro-vita privata: numerosi servizi supportano donne e genitori, migliorando la gestione del tempo extra-lavorativo e facilitando la permanenza delle figure più senior e l’inserimento dei giovani.
6. Immagine e reputazione: il Welfare Aziendale contribuisce a valorizzare il ruolo sociale dell’azienda nel territorio e rafforza l’immagine e la reputazione sul mercato.
Le origini del Welfare Aziendale
Le basi normative del Welfare Aziendale risalgono agli anni ’70, con l’introduzione dei primi buoni pasto in Italia.
Il TUIR (d.P.R. n. 917/1986) ha codificato le norme, inclusa l’esclusione da reddito del welfare aziendale (art. 51), favorendo l’accesso a molte imprese attraverso deroghe che ne hanno definito la principale porta di ingresso.
Il Welfare 2.0: nuovi strumenti a disposizione
Le politiche del lavoro legate al welfare aziendale hanno subito una significativa accelerazione con le leggi di bilancio del 2016 e 2017.
In particolare, il Premio di Risultato (PdR) è diventato strutturale, consentendo l’esenzione fiscale e contributiva per una vasta gamma di beni, prestazioni e servizi di utilità sociale attraverso accordi collettivi o regolamenti aziendali (Piano Welfare Aziendale).
Questa evoluzione rappresenta il Welfare 2.0, offrendo alle aziende strumenti più moderni e flessibili per promuovere il benessere dei dipendenti.
Conclusioni
Il Welfare Aziendale si posiziona sicuramente come strumento strategico all’interno di ogni azienda, andandone a migliorare il tessuto umano e portando grandi benefici anche a livello di territorio e di reputazione (sia interna che esterna) dell’azienda stessa.
Se stai valutando la possibilità di sviluppare un Piano Welfare Aziendale, potrebbe fare a caso tuo una consulenza specializzata: compilando il modulo a fine pagina potrai affidarti a professionisti del campo per trovare la soluzione più conveniente per te e per la tua azienda.